Laurea Triennale (DM 270/04) in TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)
Il Corso appartiene alla classe delle lauree in "Professioni Sanitarie della Prevenzione" (classe L/SNT/4). Il laureato in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n° 502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della Legge 26 febbraio 1999 n° 42 ed ai sensi della Legge 10 agosto 2000 n° 251, è il professionista sanitario impegnato nella promozione e tutela della salute pubblica e svolge con autonomia tecnico-professionale e sotto la propria responsabilità tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria, di igiene e protezione ambientale in esecuzione a quanto stabilito dal relativo Decreto Ministeriale 17 gennaio 1997 n° 58 istituente la figura ed il relativo profilo professionale.
Le sue funzioni sono: Pareri e Consulenza, Vigilanza e Controllo, Indagine, Informazione, Interventi Formativi, Educazione, Gestione e Ricerca.
In specifico istruisce, contesta e notifica le irregolarità rilevate e formula pareri nell'ambito delle proprie competenze; vigila e controlla gli ambienti di vita e di lavoro e valuta la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali, la qualità degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione dalla produzione al consumo e valuta la necessità di procedere a successive indagini specialistiche, la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli impianti, l'igiene e sanità veterinaria, nell'ambito delle proprie competenze, e valuta la necessità di procedere a successive indagini ed i prodotti cosmetici; collabora con l'Amministrazione Giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; svolge con autonomia tecnico professionale le proprie attività e collaborano con altre figure professionali all'attività di programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui opera; è responsabile dell'organizzazione, della pianificazione, dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della loro attività professionale; partecipa ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la propria competenza professionale; contribuisce alla formazione del personale e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al profilo professionale ed alla ricerca; conosce le principali norme di radioprotezione secondo i contenuti di cui allegato IV del Decreto Legislativo 26.5.2000 n° 187.
Deve inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Il raggiungimento delle competenze professionali si esplica attraverso una formazione teorica e pratica (attività di tirocinio e laboratorio) che include l'acquisizione di competenze comportamentali e che viene conseguita nel contesto lavorativo specifico, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nel mondo del lavoro.
Gli obiettivi del Corso di Laurea sono formulati in relazione ai cinque descrittori di Dublino in base ai quali sono anche definite le modalità e gli strumenti didattici per la verifica del risultati attesi.
Conoscenza e capacità di comprensione (Knowledge and Understanding)
I laureati devono acquisire conoscenze e capacità in specifici campi di studio post-secondari.
Tali elementi saranno acquisiti anche attraverso la comprensione della letteratura nel proprio campo di studi ed in relazione a: promozione ed educazione della salute, discipline tecniche e mediche applicate alle aree della prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, igiene degli alimenti e della nutrizione, sanità pubblica veterinaria, igiene e sanità pubblica ed igiene e protezione ambientale.
Dovranno inoltre sviluppare conoscenze legate alla ricerca nell'area della prevenzione.
Le metodologie di apprendimento previste in questo ambito prevedono lezioni frontali ed interattive con verifiche in itinere sull'apprendimento mediante test intermedi e verifiche finali effettuate attraverso prove scritte e/o orali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (Applying Knowledge and Understanding)
Al termine del percorso i laureati saranno in grado di applicare le conoscenze teoriche e pratiche indicate dal piano di studi e devono possedere le competenze relative alle funzioni del profilo.
Nello specifico, al termine del percorso, saranno in grado di agire le seguenti funzioni:
Funzione di Vigilanza e Controllo: applicare procedure/linee guida, gestire il rischio chimico, fisico e biologico, garantire i requisiti dei sistemi di gestione.
Funzione di Indagine: ricercare i determinanti dei fattori di rischio e ridurre i livelli di esposizione al rischio.
Funzione di Informazione: erogare informazioni ed attuare provvedimenti di prevenzione.
Funzione di Educazione: realizzare interventi di educazione.
Sono previsti in questo ambito tirocini svolti in contesti che favoriscono l'applicazione delle conoscenze sviluppate a livello teorico.
Le capacità saranno valutate mediante verifiche in itinere ed esame annuale.
Autonomia di giudizio (Making Judgements)
I laureati, grazie alle conoscenze acquisite durante il corso, svilupperanno capacità critica di analisi che permetta loro di agire in autonomia, assumendo responsabilità di scelta e di giudizio in relazione alle priorità, relativamente al proprio lavoro in diverse situazioni ed in relazione alle funzioni specifiche del profilo.
Nello specifico, al termine del percorso, saranno in grado di assolvere alle seguenti funzioni:
Funzione di Pareri e Consulenza: valutare le richieste, formulare il parere professionale, erogare la consulenza professionale e restituire i risultati della valutazione.
Funzione Interventi Formativi: progettare programmi di formazione, erogare formazione, monitorare i programmi di formazione ed autoformarsi.
Funzione di Gestione: effettuare diagnosi organizzativa, gestire il proprio lavoro nell'ambito del servizio in cui opera, gestire la privacy in ambito sanitario, gestire il rischio clinico e operare in qualità.
Funzione Ricerca: sviluppare progetti di ricerca mirati alla promozione della salute e di prevenzione delle patologie in collaborazione con altri profili.
In questo caso saranno previste modalità di formazione mediante l'apprendimento della metodologia della ricerca e di problem solving, attraverso laboratori di simulazione/esercitazione e casi pratici reali in tirocinio.
La valutazione del comportamento degli studenti in tali casi costituisce lo strumento di verifica dell'autonomia di giudizio sviluppata, oltre alla redazione di progetti specifici.
Abilità comunicative (Communication Skills)
I laureati, grazie alle conoscenze acquisite ed ai tirocini svolti durante il corso, saranno in grado di:
comunicare con professionalità e competenza con utenti di diversa età, abilità, genere e condizione socio-culturale;
utilizzare termini tecnici appropriati ai diversi contesti ed alle tipologie di bisogno;
sviluppare strategie comunicative necessarie al lavoro di gruppo con le diverse professionalità.
Di particolare importanza in questo settore gli aspetti psicologici, sociologici, culturali e comunicativi.
Sono previsti in questo ambito tirocini svolti nei contesti che favoriscano l'applicazione delle conoscenze sviluppate a livello teorico.
Le capacità saranno valutate mediante verifiche in itinere ed esame annuale.
Capacità di apprendere (Learning Skills)
I laureati svilupperanno capacità autonome di studio e di analisi di cui possono avvalersi in ambito professionale o nel proseguimento degli studi. A tal fine è previsto che una parte rilevante dell'attività didattica sia costituita dall'analisi di casi di studio, dallo sviluppo di project work, dall'analisi critica delle evidenze scientifiche.
La partecipazione attiva degli studenti in aula nonché i casi ed i progetti sviluppati sono oggetto di valutazione di tutte le verifiche alle quali gli studenti verranno sottoposti.
Il Corso prepara alla professione di Tecnici della Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (3.2.1.5.1).
I laureati in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro svolgono la loro attività professionale nel Settore Pubblico presso il Servizio Sanitario Nazionale, nelle Agenzie di Protezione Ambientale Regionali, nei Servizi di Prevenzione e Protezione di Enti e Aziende pubbliche o private e nel Settore Privato negli ambiti di competenza e/o in regime di libera professione.
Il corso di studi ha la durata di tre anni. L'attività formativa corrisponde al conseguimento di 60 crediti formativi universitari (CFU) per anno per un totale di 180 CFU. Il corrispettivo in ore di 1 CFU è pari a 25 ore (art. 6, comma 1 del Decreto Ministeriale 19 febbraio 2009).
La frazione dell'impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50% (art. 4, comma 4 del Decreto 19 febbraio 2009).
Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di CFU non inferiore a 60 nella forma di tirocini, laboratori e attività pratiche condotte in strutture adeguate per dimensioni e caratteristiche tecniche all'attività prevista e al numero degli studenti. In ossequio alla normativa comunitaria a tali CFU è attribuito un peso orario pari a 25 ore per credito (art. 5, comma 1 del Decreto Ministeriale 19 febbraio 2009, Delibera CUN Prot. 1175 del 23/07/2009 e comunicazione MIUR Prot. 3056 del 27/07/2009).
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Possono essere ammessi al Corso di Laurea candidati in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti.
Il corso è ad accesso programmato nazionale. Il numero di studenti ammissibili è determinato annualmente dal MIUR previa valutazione da parte della Scuola di Scienze della Salute Umana delle risorse strutturali, strumentali e di personale disponibili per il funzionamento del corso.
Per l'accesso al corso di studio è richiesta una preparazione di base nelle materie di ambito chimico, biologico, matematico e fisico; detta preparazione sarà verificata contestualmente al test di ammissione. Se la verifica non é positiva, agli studenti iscritti a seguito della procedura selettiva, saranno indicati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso mediante la frequenza ad attività di recupero organizzate dalla Scuola. Il valore al di sotto del quale la verifica è ritenuta non positiva nonché la modalità di erogazione delle attività di recupero (in presenza, FAD, blended) è indicato annualmente nel bando per l'ammissione al corso tenuto conto dei criteri di ammissione indicati nell'apposito Decreto Ministeriale.
Il perfezionamento dell'ammissione al corso è subordinato all'accertamento medico dell'idoneità psico-fisica per lo svolgimento delle funzioni specifiche del profilo professionale, che l'Ateneo si impegna a effettuare entro il primo semestre di attivazione del corso e comunque prima dell'inizio delle attività di tirocinio. L'Università si riserva di verificare, in qualsiasi momento, la persistenza delle condizioni di idoneità psico-fisica dello studente su segnalazione del Direttore delle Attività Formative del Corso di Laurea. Gli studenti idonei saranno sottoposti alla sorveglianza sanitaria prevista dalla normativa vigente, da parte del medico competente.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Per il Corso di Laurea è previsto un solo curriculum. Il quadro delle attività formative è espresso dalla tabella allegata.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
1. L'attività formativa viene svolta attraverso lezioni frontali, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi, problem based learning (PBL), e-learning e didattica per processi. Sono inoltre previste attività formative professionalizzanti in strutture pubbliche e private che siano in possesso dei requisiti necessari a guidare gli studenti durante l'apprendimento. I criteri di valutazione degli studenti dovranno consentire di misurare le conoscenze, le capacità e le abilità richieste per il conseguimento del titolo.
2. Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sarà certificato attraverso il superamento degli esami di profitto previsti per ogni Insegnamento del Corso di Studi con la conseguente acquisizione dei relativi crediti formativi universitari (CFU). L'attività didattica è organizzata in insegnamenti integrati (cioè costituiti da moduli corrispondenti a più settori scientifico-disciplinari) o monodisciplinari.
3. Il numero massimo degli esami da superare per accedere alla prova finale per il conseguimento della laurea è di 20, compresi tre esami per le attività professionalizzanti e uno per le attività a scelta dello studente.
4. Le commissioni d'esame sono costituite da almeno due docenti afferenti all'insegnamento. E' possibile integrare la commissione con docenti di discipline affini. Le modalità di verifica del profitto sono stabilite dai docenti di ciascun Insegnamento secondo i seguenti principi: gli obiettivi e i contenuti della verifica devono corrispondere ai programmi resi noti all'inizio dei corsi e devono essere coerenti con le metodologie didattiche utilizzate durante il corso; la verifica dell'acquisizione da parte dello studente di abilità e di atteggiamenti si realizza con prove pratiche reali e/o simulate. Le modalità di verifica devono essere rese note insieme ai programmi.
5. I docenti dovranno presentare i loro programmi all'inizio dei corsi, tenendo conto delle esigenze curriculari, distinti per aree di apprendimento, con l'indicazione delle competenze da acquisire, facendo esplicito riferimento alle competenze e ai descrittori di Dublino affinché gli studenti possano comprendere il contributo specifico dell'insegnamento.
6. Ciascun insegnamento dovrà avere un referente Coordinatore, selezionato dai docenti dello stesso insegnamento. Spetterà al Coordinatore:
a)coordinare il contributo dell'insegnamento di cui è responsabile con gli altri insegnamenti del Corso di Laurea e promuovere la periodica revisione dei programmi;
b)individuare con gli altri docenti dell'insegnamento le date degli appelli d'esame ed organizzarne le modalità
c)coordinare le prove di profitto integrate.
7. Sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l'Università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino ad un massimo di 12 CFU, fatti salvi i casi di coloro che hanno ottenuto il riconoscimento professionale di percorsi formativi precedenti ai sensi della Legge n. 42/99.
8. La programmazione didattica è espressa nella tabella allegata.
9. Il calendario degli esami di profitto è stabilito prevedendo sessioni opportunamente distribuite nel corso dell'anno accademico.
In aderenza a quanto previsto dal Regolamento Didattico d'Ateneo, la struttura didattica rende noto agli studenti il calendario degli appelli di esame all'inizio dell'attività didattica, prevedendo almeno due appelli distanziati di almeno 14 giorni al termine di ognuno dei periodi didattici nei quali è articolato l'anno accademico, e garantendo almeno due appelli di recupero.
Per ogni insegnamento le date d'esame devono essere comunicate al Presidente del Corso di Laurea e rese note agli studenti almeno 30 giorni prima dell'inizio della sessione. Le date degli esami non possono essere modificate senza le autorizzazioni previste dalla normativa vigente.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
La modalità di verifica della conoscenza della lingua inglese si attua attraverso un giudizio espresso dagli organismi responsabili dell'attività (Centro Linguistico di Ateneo).
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
a) Modalità di svolgimento e verifica delle attività formative professionalizzanti
L'articolazione e l'organizzazione delle attività formative professionalizzanti sono approvate dal Consiglio di Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, su proposta del Direttore delle attività formative del Corso di Laurea.
Tali attività devono svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi, sotto la responsabilità del Direttore delle attività formative del Corso di Laurea che deve avvalersi di tutor di tirocinio qualificati per la guida dello studente allo scopo di favorire l'apprendimento di competenze necessarie al raggiungimento di una autonomia professionale, decisionale ed operativa adeguate allo svolgimento delle funzioni ed attività del Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.
Il piano di tirocinio di ogni studente è registrato nel portfolio delle competenze approvato dal Consiglio di Corso di Laurea.
Il tirocinio e le attività di laboratorio devono essere frequentati obbligatoriamente nei tempi e nei modi previsti all'inizio dell'anno accademico. Tutte le attività professionalizzanti si svolgono secondo apposito piano annuale approvato dal Consiglio di Corso di Laurea.
Le attività formative professionalizzanti sono valutate attraverso tre esami, uno per ciascun anno di corso, da svolgersi mediante verifiche orali e/o scritte e/o pratiche. Sono ammessi all'esame delle attività formative professionalizzanti gli studenti che abbiano frequentato regolarmente le esperienze pianificate, riportando tutte le relative valutazioni positive.
L'eventuale recupero di assenze o degli standard formativi non raggiunto viene programmato prima dell'esame annuale delle attività formative professionalizzanti.
La valutazione finale delle attività formative professionalizzanti viene effettuata da una Commissione di almeno due membri, composta dal Direttore delle attività formative del Corso di Laurea e da un Formatore o Docente del Corso di Laurea afferente al profilo professionale Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.
Lo studente che non superi positivamente l'esame annuale del tirocinio, non è ammesso alla frequenza delle attività formative professionalizzanti dell'anno successivo. Nel caso di interruzione della frequenza per oltre due anni accademici, il Consiglio di Corso di Laurea può prescrivere la ripetizione di tutto o parte del tirocinio già effettuato; la ripetizione del tirocinio è obbligatoria ove l'interruzione sia pari o superiore a tre anni.
Le attività formative professionalizzanti degli studenti sono finalizzate all'apprendimento di competenze specifiche e non possono, in nessun caso, rappresentare attività lavorativa.
Gli ambiti di tirocinio saranno identificati ed accreditati in base alle opportunità formative presenti, in termini di risorse strutturali, tecnologiche, umane ed organizzative.
b) Altre attività
Le altre attività, quali informatica, attività seminariali, laboratori e visite documentative saranno verificate attraverso colloqui e/o prove scritte e/o prove pratiche e rilascio di relative idoneità.
c) Attività formative a scelta dello studente
La scelta è totalmente libera, sia pure nei limiti degli obiettivi formativi del corso di studio. A tale riguardo lo studente potrà contare sul servizio di tutorato per orientare le sue scelte.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Relativamente ai CFU acquisiti all'estero il Consiglio di Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro nomina propri delegati che parteciperanno ai lavori della Commissione preposta alla stesura di learning agreements con Università straniere ed alla valutazione dei risultati conseguiti. Le proposte della Commissione riguardo ai risultati conseguiti dagli studenti che hanno svolto parte degli studi all'estero saranno oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Corso di Laurea.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza alle lezioni è fortemente consigliata. Eventuali propedeuticità verranno deliberate annualmente dalla competente struttura didattica.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di iscriversi al corso di Studi in regime a tempo parziale è disciplinata dal regolamento Studente part-time, emanato con Decreto Rettorale n. 1041 Prot. n. 130637 del 10 agosto 2018 ed eventuali successive modificazioni, che ne disciplina condizioni e modalità.
Il numero di posti riservati all'iscrizione in regime di impegno part-time sarà pari, in misura massima, al 10% dei posti, arrotondato all'intero superiore, dei posti programmati annualmente, che saranno assegnati nel rispetto della graduatoria di ammissione.
Non sono previste modalità didattiche differenziate.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
La struttura didattica definisce annualmente, in conformità al Regolamento Didattico del Corso di Studi, il piano generale degli studi. Entro i termini stabiliti dal Regolamento didattico di Ateneo, lo studente esercita l'opzione prevista per le attività autonomamente scelte, comunicando al Consiglio di Corso di laurea le attività che intende svolgere.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammessi alla prova finale occorre aver conseguito tutti i CFU nelle attività formative previste dal piano di studi, con l'eccezione dei CFU relativi alla prova finale stessa.
La prova finale del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro ha valore di Esame di Stato abilitante all'esercizio della professione e si compone di una prova pratica, nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale e della redazione di un elaborato e sua dissertazione.
L'elaborato dovrà essere basato su un lavoro compilativo o di ricerca, avente carattere di originalità. L'elaborato sarà redatto in forma scritta sotto la responsabilità di un Relatore, docente del Corso di Laurea.
La valutazione della prova finale sarà effettuata dalla commissione per la prova finale.
Il Presidente nomina un Co-relatore fra i membri della Commissione per ciascuno dei candidati, di norma almeno una settimana prima della discussione dell'elaborato.
Il Co-relatore introduce la discussione al termine dell'esposizione del candidato a cui è stato assegnato.
Il voto viene espresso in centodecimi; ai candidati più meritevoli può essere conferita la votazione di centodieci e lode per decisione unanime della Commissione. Il punteggio minimo per superamento dell'esame finale è 66/110.
Eventuali incentivi alla carriera potranno essere previsti sulla base di specifiche delibere del Consiglio di Corso di Laurea.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Nel caso di trasferimenti da altri corsi di studio, previo superamento del test di ammissione se non già sostenuto, il Comitato per la Didattica prende in esame le domande presentate dagli studenti e, per ciascuna di esse, propone all'approvazione del Consiglio di Corso di Laurea il riconoscimento di eventuali crediti formativi acquisiti.
I criteri per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio si fondano sul confronto fra i programmi delle diverse discipline, tenendo conto del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dal Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.
Un insegnamento può essere riconosciuto interamente o parzialmente. In quest'ultimo caso, devono essere specificati i moduli riconosciuti e se, eventualmente, è necessaria un'integrazione di verifica all'interno del modulo.
Per i trasferimenti dal Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro dell'Università degli Studi di Firenze, vecchio ordinamento ai sensi del D.M. n° 509/99, è fatto riferimento alla successiva Tabella, allegata.
Ai sensi dell'art. 5, comma 7, del DM 270/2004, sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l'Università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico ed in termini rigorosamente individuali, fino a un massimo di 12 crediti, fatti salvi i casi di coloro che hanno ottenuto il riconoscimento professionale di percorsi formativi precedenti ai sensi della legge n. 42/99. A tale proposito il Consiglio di Corso di Laurea deciderà con valutazione di specie, delegando eventualmente tale valutazione al Comitato per la Didattica.
Servizi di tutorato
In considerazione dell'elevato contenuto professionale, applicato nei processi dell'area della prevenzione, le attività formative professionalizzanti devono essere svolte con la supervisione e la guida di formatori e tutor di tirocinio appositamente formati, diretti dal Direttore delle attività formative del Corso di Laurea coadiuvato da Formatori e Tutor di Tirocinio
Il Direttore delle attività formative del Corso di Laurea è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, in possesso della Laurea Specialistica o Magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore a 5 anni, nell'ambito della formazione. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea presso la struttura sede del corso con incarico triennale rinnovabile.
Garantisce le seguenti competenze specifiche, in collaborazione con gli organi di governo previsti dallo Statuto Universitario, per la gestione del corso:
• Partecipare all'orientamento e alla programmazione degli accessi
• Rappresentare le istanze del corso nell'ambito dei collegi, ordini e associazioni professionali
• Monitorare il buon andamento del corso
• Redigere rapporti sull'attività del corso
• Disporre e supervisionare le attività di segreteria didattica del corso
• Identificare e proporre i formatori
• Garantire la formazione e l'aggiornamento dei formatori e dei tutor di tirocinio
• Partecipare alla selezione dei docenti delle discipline professionalizzanti
• Promuovere e sostenere l'apprendimento per processi, gestendone la programmazione
• Predisporre e dirigere i piani di lavoro dei formatori
• Identificare e proporre gli incarichi di docenza
• Identificare, proporre e organizzare gli insegnamenti/apprendimenti delle competenze previste dal curriculum del Corso di Laurea
• Identificare e proporre gli ambiti di tirocinio
• Essere responsabile della sicurezza degli studenti nella struttura formativa
Il Formatore è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, preferibilmente in possesso della laurea specialistica o magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore ai 3 anni. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea, su proposta del Direttore delle attività formative del Corso di Laurea presso la struttura sede del corso. Il Formatore, in riferimento alle linee di indirizzo del Direttore delle attività formative del Corso di Laurea, garantisce le seguenti competenze:
• Analizzare lo scenario con attività di benchmarking
• Analizzare la domanda formativa
• Rilevare gap formativi
• Progettare interventi di formazione
• Gestire l'ambito di apprendimento
• Rilevare il clima dell'ambito di apprendimento
• Orientare lo studente sul metodo di studio
• Valutare interventi formativi
• Interpretare i dati raccolti al fine di implementare la successiva analisi dei bisogni
• Supervisionare il materiale didattico
• Costruire modelli innovativi e proporre nuovi supporti tecnologici alla didattica
• Effettuare attività di consulenza in qualità di esperto
• Gestire il proprio lavoro nell'ottica del miglioramento continuo della qualità
• Concertare soluzioni
• Inserirsi in modo efficace in una rete comunicativa
Il Formatore svolge la sua attività all'interno della struttura formativa con un rapporto di 1 a 20 studenti. E' coadiuvato nelle attività formative professionalizzanti dai tutor di tirocinio.
Il Tutor di tirocinio è un professionista dello specifico profilo che svolge la sua attività a livello dei setting di tirocinio da almeno 2 anni, con formazione specifica e competenze per la facilitazione dello studente nell'apprendimento professionale.
Collabora con il Direttore delle attività formative del Corso di Laurea per:
• Elaborare la valutazione finale dell'esperienza di tirocinio
• Elaborare obiettivi di tirocinio specifici in relazione alle opportunità formative della sede di tirocinio;
• Elaborare strumenti per il monitoraggio e la valutazione dell'apprendimento
• per individuare casi clinici significativi rispetto ai quali progettare esperienze di apprendimento sul campo
• Favorire lo sviluppo di competenze relazionali nei confronti sia del gruppo di lavoro sia dell'utenza
• Attuare interventi formativi in laboratorio, se richiesto.
Il rapporto tra tutor di tirocinio e studenti nelle sedi di apprendimento è di 1 a 5.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative al Corso di Laurea saranno pubblicate sul sito web istituzionale del
corso.
Valutazione della qualita'
Il Corso di Laurea adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo, oltre a strumenti propri consistenti in appositi questionari raccolti in forma anonima per ogni singolo insegnamento nonché in riunioni periodiche tra rappresentanti degli studenti e Comitato per la Didattica.
Il Corso di Laurea possiede un Comitato per la Didattica, una Commissione Didattica Paritetica e un Comitato Tecnico di indirizzo, conformemente a quanto previsto dal modello CRUI per la certificazione di qualità, anche se non ancora richiesta. Attraverso questi organi, con cadenza periodica (almeno annuale) e per mezzo degli strumenti di rilevazione in essere (questionari di valutazione della didattica, degli esami superati, delle attività di tutoraggio e dei tirocini), i cui dati vengono annualmente analizzati e sottoposti ad indagine statistica, vengono verificate conoscenze e risultati attesi, rilevazioni di non conformità e formulazione di piani di miglioramento che prevedono precise scadenze temporali.
Le attività di analisi del processo formativo (progettazione ed erogazione della didattica, valutazione della didattica, collegamento fra i diversi insegnamenti, disponibilità dei docenti e degli altri processi con cui si gestisce il Corso di Laurea) sono svolte in modo sistematico in occasione della riunione annuale dedicata al riesame. L'attività di analisi descritta è finalizzata infatti ad una attività di miglioramento e ad un riesame periodico dei processi formativi. L'attività di miglioramento riguarda soprattutto la progettazione del processo formativo. La pluralità delle competenze (e quindi di processi per l'analisi di informazioni e dati rivolti alle opportunità e relative azioni di miglioramento) vede la collaborazione del Presidente del Corso di Laurea, del Direttore delle attività formative del Corso di Laurea, della Commissione per la Didattica e degli studenti nell'ambito dell'attività di riesame annuale.
Nel piano di miglioramento continuo il Corso di Laurea prevede una serie di attività volte al miglioramento della didattica tra cui la sistematizzazione del processo di monitoraggio dei percorsi di carriera ed inserimento nel mondo del lavoro da parte dei laureati, la sistematizzazione del servizio relativo alle relazioni esterne, l'adesione al processo di valutazione didattica predisposto a livello di Ateneo.
Altro
Per tutto quanto non specificatamente previsto nel presente Regolamento si rinvia alla normativa vigente in materia.