Formare i “professionisti della cura” non significa costruire solo una competenza tecnica che produca un’expertise capace di agire in conformità con protocolli e standardizzazioni della medicina ufficiale, ma anche dotare questi ultimi di doti di riflessività, responsabilità umana, “impegno” personale ed ascolto competente. Fare questo, significa quindi pensare una medicina costituita dal crocevia dei saperi, delle scienze e dell’etica della cura.
Partendo da queste premesse, l’obiettivo del Corso è richiamare l'attenzione degli studenti sugli elementi di complessità e sui principali nodi problematici dell'esperienza educativa, in particola modo in ambito socio-sanitario. Attraverso il dialogo con i contributi della ricerca pedagogica e dell’antropologia medica, il ricorso a sequenze di film e Laboratori di riflessione, si andranno a toccare temi nevralgici per i futuri operatori.
1. Orefice C., 2013, Per una pedagogia “di confine”. Decifrare differenze, costruire professionalità, Edizioni Unicopli, Milano.
2. Orefice C., 2011, Costruire la consapevolezza dei modi di “stare al mondo”, in de Mennato P., Orefice C., Branchi S., Educarsi alla cura. Un itinerario riflessivo tra frammenti e sequenze, PensaMultimedia, Lecce, pp. 123-176.
3. Orefice C., 2012, Riconoscere la diversità. La costruzione culturale del “genere”, in Ceccatelli G., Panerai A., Tirini S., Orizzonti di genere. Sperimentazioni multidisciplinari su un concetto in evoluzione, Edizioni ETS, Pisa, pp. 101-116.
[saggio fornito dal docente]
4. Borgna E., 2014, La fragilità che è in noi, Einaudi, Torino.
5. Più 1 testo a scelta tra quelli indicati per i non-frequentanti
TESTI OBBLIGATORI PER I NON-FREQUENTANTI
1. Tutti i “testi obbligatori” (n. 1 a n. 4), più 2 testi a scelta tra quelli indicati:
• Borgna E., 2015, Il tempo e la vita, Feltrinelli, Milano.
• Mortari L., 2015, Filosofia della cura, RaffaelloCortina, Milano.
• Orefice C., 2013, Relazioni pedagogiche. Materiali di ricerca e formazione, FUP, Firenze
• Quaranta I., Ricca M., 2012, Malati fuori luogo. Medicina interculturale, RaffaelloCortina, Milano.
• Sahlins M., 2008, Un grosso sbaglio. L’idea occidentale di natura umana, Elèuthera, Milano.
Obiettivi Formativi
Conoscenza e capacità di comprensione:
L’obiettivo del Corso è richiamare l’attenzione dei futuri educatori professionali sugli elementi di complessità e sui principali nodi problematici dell’esperienza educativa, in particolar modo in ambito socio-sanitario.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Acquisire una preparazione professionale che metta gli studenti in grado di comprendere i più rilevanti elementi di complessità che sono alla base dei processi patologici sui quali si focalizza il loro intervento educativo, specialmente nei settori della salute mentale, delle tossicodipendenze e della devianza.
Metodi Didattici
- Lezione frontale
- Attività laboratoriali
Altre Informazioni
CALENDARIO LEZIONI:
- Martedì 27 ottobre (10-13)
- Mercoledì 28 ottobre (14.30-17.30)
- Martedì 3 novembre (10-13) * Museo di
Antropologia di Firenze
- Mercoledì 4 novembre (14.30-17.30)
- Venerdì 6 novembre (14.30-17.30)
- Martedì 10 novembre (10-13)
- Mercoledì 11 novembre (14.30-17.30)
- Venerdì 13 novembre (14.30-17.30)
- Mercoledì 18 novembre (14.30-17.30) * Ex
Ospedale Psichiatrico San Salvi
- Mercoledì 25 novembre (14.30-17.30)
- Martedì 1 dicembre (14.30-17.30)
- Mercoledì 2 dicembre (14.30-17.30)
- Mercoledì 9 dicembre (14.30-17.30)
- Martedì 15 dicembre (14.30-17.30)
- Mercoledì 16 dicembre (14.30-17.30)
Modalità di verifica apprendimento
Esame di profitto orale
Programma del corso
• La “costruzione” del punto-di-vista
• La “storicità” delle idee di salute, malattia e cura
• Antropologie della illness e della sickness
• Sofferenza sociale e violenza strutturale
• Le ricerche: un approccio critico-interpretativo alla “malattia mentale”
• L’educatore: alcuni possibili modelli di intervento per “pensare” le differenze in ambito socio-sanitario