Le Altre attività, quali informatica, attività seminariali, stage, ecc. sono attività obbligatorie condotte anche in sinergia con gli altri Atenei presenti nella Regione Toscana.
Contenuto del corso
Le Altre attività, quali informatica, attività seminariali, stage, ecc. sono attività obbligatorie condotte anche in sinergia con gli altri Atenei presenti nella Regione Toscana.
Contenuto del corso
1) Seminario modelli organizzativi cronicità e Sicurezza trasfusionale.
2) Laboratorio Accessi Venosi e Lesioni Cutanee
Contenuto del corso
Le Altre attività, quali informatica, attività seminariali, stage, ecc. sono attività obbligatorie condotte anche in sinergia con gli altri Atenei presenti nella Regione Toscana.
Manuale GAVeCeLT di PICC e MIDLINE - Indicazioni, impianto e gestione (versione in lingua italiana )di Pittiruti - Scoppettuolo - 2016
Brunner-Suddarth Infermieristica medico-chirurgica vol. 1 e 2; Casa Editrice Ambrosiana, 2010
Ulcere da pressione: prevenzione e trattamento, Linee guida Regione Toscana, rev. 2016
GAZZETTA UFFICIALE N 212 Decreto Ministero Salute Programma di autosufficienza nazionale del sangue e dei suoi prodotti, per l'anno 2017.
Decreto Ministero Salute Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti.
Raccomandazione ministeriale n 5 per la prevenzione delle reazioni da incompatibilita' ABO.
Raccomandazioni per l’implementazione del programma di Patient Blood Management( centro nazionale
Legislazione e organizzazione del
servizio sanitario Raffaella
Giorgetti Editore: Maggioli
Editore
Anno edizione: 2016
la bibliografia di riferimento specifica viene fornita dal singolo docente dell'attività didattica
Obiettivi Formativi
gli obiettivi sono specifici in relazione alla attività didattica
Obiettivi Formativi
gli obiettivi sono specifici in relazione alla attività didattica
Obiettivi Formativi
Acquisizione di competenze/conoscenze su:
I nuovi modelli organizzativi nella gestione della cronicità
Normative di sicurezza nella medicina trasfusionale
Fasi del processo di trasfusione
Obiettivi Formativi
gli obiettivi sono specifici in relazione all' attività didattica
Prerequisiti
nessuno
Prerequisiti
Nessuno
Prerequisiti
nessuno
Metodi Didattici
Lezione frontale, interattiva, attività seminariale, laboratorio
Metodi Didattici
Lezione frontale, interattiva, attività seminariale, laboratorio
Metodi Didattici
Lezione frontale
Lezione interattiva e dimostrazione pratica
Metodi Didattici
Lezione frontale, interattiva, attività seminariale, laboratorio
Altre Informazioni
nessuna
Altre Informazioni
Nessuna
Modalità di verifica apprendimento
ogni attività prevede l'accertamento delle competenze tramite relazioni scritte.
Modalità di verifica apprendimento
ogni attività prevede l'accertamento delle competenze tramite relazioni scritte.
Modalità di verifica apprendimento
L’esame sarà svolto all’interno dell’esame di “Attività Formative Professionalizzanti 2”, che è propedeutico per l’accesso al terzo anno di corso. ha per oggetto i contenuti disciplinari degli insegnamenti del 1°, 2° anno di corso
L’esame prevede una Prova Orale che consiste nella dissertazione di un caso clinico-assistenziale e una Prova pratica con simulazione di una procedura assistenziale. La prova è superata con un punteggio minimo di 18 e un massimo di 30. Il tirocinio, considerato a valutazione positiva se lo studente raggiunge un punteggio compreso tra 18 e 30 per ogni singola esperienza, partecipa per il 40% alla valutazione complessiva dell’esame finale.
Range punti:
Prova min. 18 max 30
Tirocinio min. 18 max 30
Il voto finale dell’esame di Attività Professionalizzanti è attribuito con una media ponderata tra le suddette prove ed è espresso in trentesimi.
Modalità di verifica apprendimento
Per ogni esperienza sono previste modalità diversificate e sono dichiarate nel Catalogo dell'Offerta Formativa
Gestione delle lesioni cutanee_ Le lesioni cutanee: inquadramento epidemiologico, meccanismi d’insorgenza, classificazione e valutazione, fisiologia della riparazione tissutale, gli esiti infermieristici da definire e monitorare, tipologia di medicazioni e dei dispositivi VAC .
Gestione accessi venosi_ tipologie e caratteristiche dei vari dispositivi; possibili complicanze;
controllo delle complicanze; assistenza alla persona prima, durante e dopo terapie antiblastiche e nutrizione parenterale.
I nuovi modelli organizzativi nella gestione della cronicità:
Modello del CCM, principi, organizzazione, responsabilità multidisciplinari.
Profilo epidemiologico della casistica trattata. Strumenti manageriali di governo del C.C.Model , responsabilità inf.che e team multiprofessionale. –Presa in carico, L.G., procedure e istruzioni; Strumenti e esperienze nazionali
e internazionali di modelli di gestione della cronicità (Sanità di iniziativa e Chronic Care Model)
Responsabilità professionale e normative di sicurezza nella medicina trasfusionale
Fasi del processo di trasfusione, normative di riferimento e linee guida,
Gestione sicura dell’unità da trasfondere