La Scuola si unisce al cordoglio dell'Ateneo per la scomparsa di Piero Sarti Fantoni, già docente di Chimica organica, fondatore e anima, con altri colleghi, del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche.
Nato nel 1937 a Vaglia (Firenze), Sarti Fantoni dopo la laurea in Chimica, a metà degli anni Sessanta trascorse un periodo di perfezionamento presso l'University College di Londra dove conobbe Christopher Ingold, importante figura di riferimento nell’ambito della chimica organica.
La sua carriera accademica si è svolta all’interno dell’Ateneo fiorentino, prima come assistente e dal 1980 al 2003 come professore associato nella Facoltà di Farmacia: si è occupato, in particolare, dello studio dei composti eterociclici, approfondendone i concetti relativi alla sintesi chimica e alla reattività.
Ricercatore attento e scrupoloso, docente apprezzato dagli studenti e mentore di studiosi poi affermatisi in Italia e all’estero, Piero Sarti Fantoni ha avuto un’esistenza segnata profondamente dall’eccidio di Morlione del 1944, dove il padre e lo zio furono trucidati dai nazisti, assieme ad altri cinque uomini. Rimasto orfano, fu adottato dalla famiglia Fantoni e, anni più tardi, volle associare al proprio cognome quello dei genitori adottivi. “Animato da un sentito culto della verità – ricorda Barbara Valtancoli, direttore del Dipartimento di Chimica «Ugo Schiff» -, per lunghi anni raccolse una copiosa memorialistica a ricordo della strage, ricordata oggi dal monumento creato dal fratello adottivo Marcello Fantoni davanti alla chiesa di Cerreto Maggio. Piero Sarti Fantoni fu tra i promotori del processo agli ufficiali tedeschi che avevano ordinato l’eccidio: il processo si tenne a Verona nel 2011 e in tale occasione il docente, visibilmente commosso, confidò di aver finalmente fatto pace con il suo passato, onorando la memoria delle vittime”.